15/07/15

il Pino Maritmico

C'era una volta...


Penserete al titolo di una fiaba. Beh, in realtà si tratta di una fiaba in costruzione, in fieri, che vivo ogni giorno : quella assieme ai miei figli. Per ora siamo arrivati qui : quando 3 anni fa ho cominciato a praticare yoga insieme ad  Anna, ci divertivamo ad imitare le varie sfumature di Vrksasana (posizione dell'albero) possibili a seconda dell'albero che ci sentivamo di rappresentare in quel momento. Capitava così di passare dalle querce con le chiome maestose che accolgono tanti uccelli e la civetta di notte, agli ulivi che possono essere umbri (piccoli) o pugliesi ( giganti), oppure diventavamo   affusolate alla base della chioma e poi più strette e allungate verso il cielo, come una sorta di barba di un vecchio saggio mediorìentale che punta verso le stelle, e allora, era chiaro, ci stavamo sentendo cipressi. Ah, non vi dico quando facevamo il Baobab...quasi sembrava che il corpo non ci bastasse, per quanta ampiezza quell'albero richiede. E se il corpo proprio non bastava ...bisognava andare oltre, eh si! Oltre le braccia, oltre le gambe , giù, giù con le radici oltre la terra e anche la nostra testona andava su fino a toccare le nuvole. Quelle nuvole che, come il Baobab, solo in Africa, in cieli tanto immensi possono esistere. 
Bene, ora capitava che in quel momento spesso ci ritrovassimo a praticare nella casa dove abitavamo a Roma e che davanti a noi si stagliassero alti, gambe magroline  e chioma che sembrava fosse appena uscita dal parrucchiere, i pini marittimi. Ora , Anna, che è sempre stata attratta dai suoni, dalle parole, dal ritmo, cominciò a fare un bellissimo Vrksasana di Pino MARITMICO. Pensavo fosse una bella e creativa invenzione yogica, del momento, quelle intuizioni che ti arrivano nella pratica, nel gioco, la vera , splendida autentica pratica dei bambini. Poi l'altro ieri, mentre parlava con Vittoria, la cuginetta tanto adorata di poco più grande di lei, commentava della varietà dei pini... tra cui i Pini MaRitmici! Seria, convinta e gioiosa.  Non ho avuto l'istinto di correggerla, perché è così bella questa sua creazione. Non siate ansiosi...lasciateci giocare e divertire con i suoni, con la lingua...servisse a togliere un po' di cristallizzata vetustà alla nostra amata lingua madre.

La fiaba continua...perché vi racconterò a breve dell'altro protagonista