05/12/13

e dissi...Nelson Mandela!




                                         


Le elementari le ho fatte dalle suore, le Maestre Pie Venerini. Al contrario di quanto uno potrebbe pensare, e nonostante i primi tempi di piagnisteo - perchè era più la difficoltà nel ritrovarmi a fare una cosa forzata come stare tutti i giorni (!) tranne la domenica obbligata tra i banchi e non tanto per  l'ambiente religioso in sé -   sono stati anni felici, pieni di ricordi intensi. Accadeva che la suora , suor Utilia, ogni tanto ci facesse domande che facevano partire la mia rocambolesca fantasia, altre mi facevano esplodere dalla voglia di rispondere proprio dal cuore, con un'urgenza che proprio non poteva essere taciuta! Ecco quel giorno suor Utilia ci fece una di queste. Chiese : ' Chi è secondo voi un eroe? Quali sono le persone che ammirate perchè per voi hanno fatto o stanno facendo qualcosa di importante?" Cavolo lo sapevo, eccome se lo sapevo e lo dovevo dire con quella urgenza che veniva da li, proprio dal cuore, si io ce li avevo eccome gli eroi...ma ero indecisa tra tre e dovevamo dirne uno. Caspita...mi giocavo le carte , San Francesco, Martin Luther King e Nelson Mandela! Dicendo san Francesco avrei fatto felice la suora a vita ma non so perchè alla fine dissi di getto...'NELSON MANDELA!'  Ma a 9 anni, quanto ne potevo sapere mai io di Nelson Mandela? Forse alla tv ne avevano parlato, si, ho qualche ricordo. Ogni tanto in quei nosiosi e grigi tg parlavano pure di eroi che sceglievano di rimanere in prigione pur di non rinunciare ai propri ideali, a quello per cui stavano giustamente e tenacemente lottando. E poi un libricino in un campeggio , la stessa collana che parlava di Martin Luther King e di San Francesco, ah si deve essere stato anche grazie a quello, non ricordo bene.  Comunque credo che fosse per questa tenacia, questa fede incrollabile in qualcosa di giusto che me lo faceva sentire come un eroe. ma che scemenza era questa storia di 'segregare' e poi già il suono della parola mi faceva male alle orecchie!

" Io, Io" alzai la mano per dare la mia risposta 'Nelson Mandela!'. Ci stava pure che questo nome era esotico, e mi bastava solo citarlo che già mi sentivo più allegra! E poi il Sud Africa...ma dove sta? Ma quanto deve essere strana laggiù la vita per avere bisogno di un eroe così? 

' Certo' disse suor Utilia 'Nelson Mandela. E come mai per te è un eroe?'
'Perché si sta battendo per combattere il razzismo' (sapevo pure quella parola difficile, perchè a me le lingue sono sempre piaciute e me l'ero imparata, non chiedetemi dove o come, forse da mia sorella, o in quel famoso libretto sulla vita di Mandela che stava al campeggio) 'che li si chiama apartheid!' 
Avevo guadagnato 100 punti! Avevo riscattato la mia pessima figura fatta qualche tempo prima nascondendo un poster di Simon LeBon regalatomi , apparentemente in gran segreto, da un compagno di banco , ma ahimé la suora mi aveva beccato e svergognato davanti a tutta la classe...( e a me che piacevano gli Spandau! cavolo!)

Non chiedetemi perchè... a casa non si parlava tanto di cultura, né di diritti civili, né di apartheid...avrei potuto capire di più una risposta 'San Francesco' visto il contesto e la regione da cui provenivo...

Se è rimasto un eroe? Si, anche oggi,  e la visita a Robben Island quasi 4 anni fa, alla sua cella, con dietro mia figlia e Giuseppe mi è rimasta impressa nel cuore.Forse li ho capito anche il perchè di quella risposta data a 9 anni...

Enkosi Rolihlahla


la foto in alto è stata scattata nel 2010 a Robben Island ,  12 km a largo di Capetown storico aspro luogo di isolamento e di punizione dove dal 1964 al 1990 Nelson Mandela scontò i suoi duri anni di prigionia durante i quali mai rinunciò né rinnegò la lotta anti-apartheid, neanche dietro  proposta di libertà condizionata.